Ancestry: il nuovo EP strumentale di MUX Un ponte tra il Mediterraneo e il Sud America
“Ancestry“, prima ancora che un lavoro discografico, è il tentativo di ricostruire un ponte tra il Mediterraneo e il Sud America nel momento storico in cui attraversare i continenti è diventato improvvisamente impossibile.
Dopo anni in cui le distanze si sono progressivamente annullate e in cui spostarsi da una parte all’altra del mondo è diventato un fatto naturale, l’avvento della pandemia ha reso il viaggiare un atto complicato e pericoloso.
Ed è allora proprio in piena pandemia che per molti artisti è nata l’urgenza di usare la musica come veicolo per raggiungere mete lontane e al contempo familiari.
Con “Ancestry”, concepito durante il primo lockdown e rifinito durante la zona rossa che la Campania ha vissuto tra novembre e dicembre, il giovane producer napoletano Mux ha riannodato i fili che lo legano sin dall’infanzia con i Paesi dell’America latina e le loro sonorità.
Il risultato è un sapiente mix di elettronica mediterranea e scenari immaginifici che scendono lungo le Ande fino a raggiungere il mare. Le chitarre di Gabriel D’Ario e Marco Affinito completano il quadro richiamando atmosfere andaluse e donando al disco un sapore fortemente internazionale.
“Ancestry” rappresenta anche la prima collaborazione tra Mux e l’etichetta tedesca The Magic Movement, che ne ha curato anche il mastering e la distribuzione. Noema, artista capofila del progetto berlinese e importante artista della scena teutonica, è anche autore del remix di “Floating World” che chiude il disco.